Il filo conduttore della nuova stagione Dante gira intorno alla contrapposizione tra Degrado e Bellezza, due aspetti che si confrontano in una dialettica che contraddistingue sia il paesaggio naturale che il paesaggio interiore. Il nostro progetto si propone attraverso una serie di incontri di mettere in luce questi due aspetti antagonisti dell’esplorare che spesso si trovano a confrontarsi e a scontrarsi.
Esploreremo con Philippe Daverio tutta la bellezza del paesaggio interiore del grande Leonardo e del suo bisogno di rompere gli schemi per conoscere.
Attraverso le parole di Alda Merini vivremo il degrado degli esclusi in grado di trovare con coraggio la bellezza poetica della propria fragilità.
Affronteremo quindi argomenti legati all’ambiente con architetti, giornalisti e scienziati con la consapevolezza che il riscatto da realtà di degrado per la ricerca della bellezza, dovrebbe sempre vedere la scelta di non percorrrere quelle strade che, nella loro semplicità, sono spesso quelle più facile da seguire, ma le cui scelte non tengono conto di possibili conseguenze negative. Si deve al contrario far propria la presa di coscienza che l’aiuto per arrivare a ‘curare’ un paesaggio esteriore o interiore degradato, non può che arrivare dalla determinazione di mettere in campo le proprie azioni, per trovare la miglior ‘cura’ a noi stessi. Inutile invocare colpe di chi ha sbagliato prima di noi e rimanere inattivi nella speranza che la mano tesa ci venga da fuori: una presa di coscienza consapevole delle azioni compiute individualmente è l’unica strada che conduce alla rinascita sociale e ambientale del bene collettivo. Solo così sul palco della vita il mondo potrà condurre e continuare a narrare la sua magnifica storia di crescita nella bellezza.