Comunicato Stampa DA - 16 marzo 2019
Concepito e interpretato da Serge Barbuscia con l’Ensemble l’Ambroisie
Tratto dal testo italiano di M. Luzi tradotto da Bernard Simeone
Giovedì 14 marzo alle ore 20:30, presso la Chapelle de la Visitation di Monaco Ville, alla presenza dell'Ambasciatore Cristiano Gallo, di Mgr Bernard Barsi, Arcivescovo di Monaco, e di Jean-Charles Curau, Direttore degli Affari culturali, è andato in scena l’evento offerto dal Servizio della Cultura della Diocesi di Monaco in collaborazione con la Dante Monaco: l'affascinante e coinvolgente “Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini".
La versione francese "Voyage Terrestre et Céleste de Simon Martini” è stata interpretata dall'attore e regista Serge Barbuscia, fondatore del ‘Théâtre du Balcon’ di Avignone, seguendo l'impostazione del suo autore italiano: il poeta Mario Luzi. In questo Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini s’immagina l’ultimo itinerario del pittore, da Avignone alla natia Siena.
Questo pellegrinaggio, mosso dalla nostalgia eppure mai nostalgico, è anche un viaggio alla riscoperta del mondo e un percorso di purificazione. Il monologo di Barbuscia ci rivela una natura colta in tutta la sua concretezza, quotidiana e terrosa e in tutte le vibrazioni atmosferiche di un cielo inteso come fattore della terra, come elemento del suo dinamismo. Il Viaggio diventa allora una celebrazione dei sensi, che afferrano lo splendore e l’angoscia della realtà, ed una celebrazione dell’anima, che riesce a cogliere insieme il minuscolo seme che genera la vita e l’insondabile maestà del cosmo, lo scorrere del tempo e la vertigine dell’eternità. Le immagini sacre, proiettate sulle pareti della Chapelle de la Visitation, come visioni di un cammino spirituale in cui la fisicità e la trascendenza, la dimensione artistica e quella religiosa si incontrano, hanno affascinato l’uditorio presente avvolgendolo in un’atmosfera mistica.
Serge Barbuscia, accompagnato da l'Ensemble l'Ambroisie (Claire Gouton, soprano; Marie-Claire Bert, flauto a becco; Sibylle Schuetz-Carrière, viola da gamba; Christian Hamouy, percussioni) e dai loro antichi strumenti, ha trasportato il numeroso pubblico presente, nella magica atmosfera musicale della Corte dei Papi di Avignone e ha riscosso un notevole successo.