Spettacolo che ha messo in scena un autore italiano, veneziano, che tanto tempo fa decise contro tutto e tutti di rivoluzionare il linguaggio teatrale, creando un modo nuovo di rappresentare i personaggi su scena, gettando alle ortiche le 'maschere' per dare 'voce' sui volti degli attori alle emozioni di allegria e di rabbia, di tenerezza e di forza.
Goldoni sostituisce la maschera con un "personaggio", dotato dell'interiorità e dello sviluppo psicologico di un individuo storicamente definito; sulla sua scena non sfilano più tipi umani senza pulsioni e sentimenti reali, ma individui agitati da intense passioni, irriducibili nella loro verità di natura; e l'attore, libero dalle pastoie della maschera, potrà infondere vita e voce a umori e passioni, interpretando, con garbo e naturalezza, le più sottili sfumature dell'anima.
Di e con Mercedes Martini