ATELIER TEATRO DANTE - 10/11/12 gennaio 2020 > PIETRO CONVERSANO: AL DI LÀ DI DANTE

Per prepararsi all’anniversario dl 2021 dei 700 anni dalla scomparsa del Padre della lingua italiana, l’Atelier Teatro Dante Monaco propone ai propri iscritti il primo seminario teatrale dell’anno 2019/2020.

A dirigerlo Pietro Conversano, attore, regista, drammaturgo, formatore, premiato con medaglia d’argento dalla Società Dantesca Italiana, in occasione delle celebrazioni su Dante Alighieri presso il Museo Marini di Firenze, per la diffusione della lingua di Dante.

PERCHÉ DANTE?
Celebrare Dante nella ricorrenza dei 750 anni della nascita e dei 700 della morte, mentre perdura tenace e sempre più coinvolgente la sua fama e la sua popolarità presso un pubblico internazionale in continua espansione, non è soltanto rendere omaggio ad una ricorrenza di grande rilievo nella storia della letteratura italiana e della letteratura europea moderna, ma vuol dire riaffermare con forza quanto l’opera di Dante rappresenti la sintesi e l’emblema del momento di svolta che ha posto le fondamenta della cultura e della civiltà moderna, nata dal lungo e travagliato processo di trasformazione che si è compiuto nel Medioevo e di cui ha costituito l’humus fecondo e imprescindibile per la nascita di un mondo nuovo, nel quale oggi viviamo

PERCHÉ DANTE ? - Pietro CONVERSANO
La Poesia è tanto più grande quanto più è immedesimazione col nostro essere.
Chi si accosta alla Commedia di Dante non tarda ad accorgersi che il Poeta parla anche di lui e di tutta l’umanità smarrita, riferendosi non solo alla salvezza dell’anima, ma anche a quei grandi temi culturali ed etico-politici che sono sempre in dibattito nel mondo degli uomini.
Dante è l’intellettuale di tutti i tempi, è il Socrate e il Galilei, è l’Idiota di Dostojevskij e il Don Chisciotte di sempre, lo sconfitto in un mondo in cui trionfa la mediocrità, il solitario indifeso in una giungla che, oscura, ne soffoca lo spirito.
Nella nostra società, Dante è una presenza ineliminabile, come una vocazione mancata o un rimorso.
Il linguaggio affascinante de ‘la Commedia’ la sua espressione, possiede tanta forza, concretezza, duttilità, da indurre alla convinzione che quest’uomo abbia, con la sua lingua, riscoperto il mondo: per la prima volta nella storia, l’uomo, il Poeta, Dante, si mette al centro del mondo, si fa protagonista assoluto dell’Opera stessa e all’interno della sua medievalità riesce ad essere di una modernità dirompente.
Nel terzo millennio, Dante è un contemporaneo che non ci si stanca mai di interrogare, protagonista assoluto di un viaggio ultramondano, immaginario, in un cammino interiore verso la redenzione.
Nella ‘Commedia’ di Dante, l’itinerario che viene intrapreso attraverso i tre regni ultraterreni, conduce a costruire un enorme affresco del mondo attraverso un percorso personale di espiazione, quasi un’autobiografia morale e culturale.

Approfondimenti

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