Martedì 3 aprile 2018 alle ore 20,00 al Théâtre des Variétés per iniziativa della Dante Monaco, la grande musica dei cantautori italiani è stata omaggiata da Roberta Giallo, cantautrice, autrice, performer teatrale, e dallo straordinario quartetto d’archi GNU Quartet.
Cos'è che racconta l’identità di un popolo insieme alla letteratura, al cinema, al cibo? Sicuramente la canzone! E questo vale tanto più per gli italiani che conoscono e amano le canzoni da pensare spesso di esserne degli esperti, esattamente come succede per il calcio.
Il Novecento è stato il secolo della canzone. Se provassimo a mettere qualche migliaio di canzoni in fila una dopo l'altra, in ordine cronologico, otterremmo il più esauriente, variopinto, veritiero romanzo del Novecento italiano, quanto meno quello che ne racconta meglio i cambiamenti sociali, l'educazione sentimentale, la rivoluzione culturale. Un pezzo di questa storia meravigliosa, mirabolante, che ci restituisce uno dopo l'altro pezzi della nostra identità, come uno specchio multiforme, è andata in scena martedì 3 aprile 2018 alle ore 20,00 al Théâtre des Variétés per iniziativa della Dante Monaco. La grande musica dei cantautori italiani è stata omaggiata da Roberta Giallo, cantautrice, autrice, performer teatrale, che si è esibita insieme allo straordinario quartetto d’archi GNU Quartet*. Tramite una loro reinterpretazione personale, ci hanno fatto riascoltare i più celebri artisti italiani dagli anni ‘80 ad oggi: da Paolo Conte a Dalla, da Gaber a De Gregori, da Fossati a Battiato e tanti altri ancora, nonché un saggio del loro repertorio personale.
Il pubblico della Dante ha partecipato con calore, sottolineando con ripetuti applausi la bravura degli interpreti nel riuscire ad esaltare l’emozione all’ascolto di musiche e testi che hanno raccontato il nostro tempo, la nostra storia e i nostri sentimenti.
RASSEGNA STAMPA
Foto di Andrea Cabiale: